Active Longevity Institute

La speranza di vita sale a 83,1 anni: l’Italia recupera quasi del tutto la longevità perduta dopo il Covid

A fotografare la situazione è il nuovo rapporto dell’Istat dedicato al Benessere equo e sostenibile. Per gli uomini la vita media attesa è di 81,1 anni, per le donne 85,2 anni

Secondo le ultime stime provvisorie del 2023 la speranza di vita in Italia è pari a 83,1 anni, con un incremento di circa 6 mesi rispetto al 2022 (era 82,6 anni). Nel 2023 questo indicatore mostra un ulteriore miglioramento, recuperando quasi del tutto la perdita degli anni di vita attesa dovuta alla pandemia (83,2 anni nel 2019). A fotografare la situazione è il nuovo rapporto dell’Istat dedicato al Benessere equo e sostenibile. «Gli uomini con
81,1 anni di vita media attesa tornano allo stesso livello del 2019, anno in cui si era raggiunto il valore più elevato mai registrato prima, mentre per le donne (85,2 anni) mancano ancora 0,2 anni rispetto al livello massimo del 2019 (era 85,4)», spiega l’istituto di statistica.

Si riduce la speranza di vita in buona salute

Se in generale l’aspettativa di vita è in aumento, la speranza di vita in buona salute è in calo rispetto al picco del 2020. L’ultima stima (provvisoria) relativa al 2023 si attesta a 59,2 anni, ossia un valore più prossimo a quello del 2019 (58,6 anni). L’Indicatore aveva raggiunto il picco massimo di 61,0 anni nel primo anno della pandemia, riducendosi a 60,5 anni nel 2021 e poi a 60,1 anni nel 2022. «Tenuto conto del complessivo riallineamento della vita media attesa al 2019, la flessione di questo indicatore composito è senz’altro imputabile all’andamento della componente soggettiva, quella cioè relativa alla buona salute percepita che, dopo il picco elevato del 2020, è in costante riavvicinamento al dato del 2019», sottolinea l’Istat.

Il confronto tra i Paesi Ue

Per fare un confronto a livello europeo il dato più aggiornato disponibile è del 2022. Anno in cui l’Italia risultava al quarto posto con 82,8 anni, dopo Spagna (83,2), Svezia (83,1) e Lussemburgo (83,0) mentre ai livelli più bassi della graduatoria si confermavano Bulgaria (74,2 anni), seguita da Lettonia (74,5) e Romania (75,1). Nel 2019, anno che precede la pandemia, l’Italia con una speranza di vita alla nascita pari a 83,6 anni si collocava al secondo posto dopo la Spagna (84,0).

Le differenze tra Regioni

A livello regionale, si confermano i divari già esistenti con la speranza di vita più elevata nella Provincia autonomia di Trento, pari a 84,6 anni, 3,2 anni in più rispetto alla Campania (81,4 anni). Anche per quel che riguarda il recupero degli anni di vita persi nel biennio della pandemia si evidenziano dinamiche diverse a seconda dei territori. Il Nord-ovest, con la perdita maggiore pari a circa due anni, aveva subito riguadagnato buona parte degli anni persi, e nel 2023 supera anche la stima del 2019 di 0,2 anni (83,6 anni). Anche il Nord-est ripristina del tutto il livello del 2019 (83,8) con un +0,5 anni rispetto al dato del 2022, così come accade per il Centro (83,5), con un +0,4 anni, anche se gli anni persi erano di meno (-0,6 anni nel 2020). Nel Mezzogiorno invece, pur avendo guadagnato +0,4 anni rispetto al 2022, permane un gap rispetto al 2019, con 0,3 anni ancora da recuperare.

Fonte: corriere.it

Exit mobile version